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Non siamo stati noi a uccidere nostra figlia Saman. Così entrambi i genitori della diciottenne di origini pakistane uccisa a Novellara in provincia di Reggio Emilia nel 2022. Servizio di Beatrice Bossi
Nel corso del processo di appello per l'omicidio della diciottenne pakistana i genitori, condannati all'ergastolo in primo grado, hanno preso la parola. Cosa hanno detto e chi accusano
Processo d’appello, accuse incrociate al veleno tra tutti i parenti coinvolti. Nazia Shaheen: "In carcere prego sempre, vorrei solo riabbracciare mio figlio".
“Vidi Danish che prendeva mia sorella per il collo. Poi mi dissero: è in paradiso”. L’uomo replica ammettendo di aver partecipato alla sepoltura ma non all’omicidio. “Furono i due cugini a scavare la fossa. Io piangevo e baciavo il cadavere”
"Prima ero traumatizzato, poi ho deciso di parlare per la giustizia", ha detto Ali Heider, fratello della 18enne uccisa nella notte del 30 aprile 2022 a Novellara. Sotto accusa il padre, la madre e lo zio, già condannati all'ergastolo
Ali Heider spiega in aula di aver deciso di parlare "per la giustizia", dice di aver "sempre avuto paura" e aggiunge: "Mio padre mi disse di non parlare dei cugini"
Questa mattina torna in aula il fratello minore della 18enne di origini pakistane uccisa a Novellara (Reggio Emilia), nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2022
La deposizione ieri in tribunale: "La mamma le diceva di non andare. Quando mio padre rientrò, portò lo zaino di mia sorella al secondo piano". Il suo avvocato: non è sereno, sta testimoniando contro la famiglia.
Le parole di Ali Heider al processo d’Appello: “C’erano anche i cugini”. Angelo Russo, legale del ragazzo: “Sta accusando i parenti, non è sereno. Non ha più nessuno, vive da solo in un motel: ma non ha paura”