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"Ma il testo migliorabile". Ed è scontro sulle mozioni in Aula

di Greenpeace Una giuria di nove persone della Contea di Morton ha emesso nella tarda serata di giovedì scorso un verdetto sulla causa temeraria e infondata mossa da Energy Transfer contro Greenpeace negli Stati Uniti (Greenpeace Inc e Greenpeace Fund) e

Una giuria dello Stato americano del North Dakota ha giudicato il gruppo ambientalista Greenpeace responsabile di diffamazione e altri reati nei confronti della società texana Energy Transfer, gestore dell'oleodotto Dakota Access Pipeline, ordinando all'o

Il risarcimento da seicentosessanta milioni di dollari rischia di portare l’associazione ecologista al fallimento azionario: un esito che sarebbe in linea con le politiche di disimpegno ambientale dell’amministrazione repubblicana. Ma per il presidente no

Gli attivisti di tutto il mondo denunciano che la libertà di espressione è messa a repentaglio da quando Trump è stato eletto presidente

La Ong dovrà risarcire il gruppo Energy Transfer per diffamazione e atti vandalici durante le proteste contro la costruzione di un oleodotto in North Dakota. L’associazione annuncia ricorso: «La lotta non è finita».Greenpeace è stata condannata da una giu

Usa (Internazionale) Una giuria del Dakota del Nord ha condannato Greenpeace al pagamento di centinaia di milioni di dollari di danni, a una società di oleodotti, in relazione alle proteste contro l'oleodotto Dakota Access Pipeline che si sono tenute quas

Greenpeace negli Usa considerata colpevole per le proteste contro l'oleodotto Dakota Access

Greenpeace Usa è stata condannata a risarcire la società petrolifera Energy Transfer per 660 milioni di dollari

L’accusa è di aver orchestrato una campagna di proteste violente contro la costruzione dell'oleodotto Dakota Access tra il 2016 e il 2017.

Una giuria del North Dakota ha condannato Greenpeace a pagare oltre 660 milioni di dollari di danni alla compagnia petrolifera texana Energy Transfer per diffamazione e altri reati legati alle ...

L'organizzazione ambientalista condannata a pagare il doppio rispetto alla richiesta dell'accusa. Una decisione che rappresenta un precedente pericolosissimo

La somma è 15 volte superiore al budget annuale della ong. Al centro del caso il Dakota Access Pipeline, un oleodotto sotterraneo che, tra il 2016 e il 2017, ha scatenato le proteste di ambientalisti e nativi della riserva Sioux di Standing Rock, che hann

Una multa da 660 milioni di dollari per le proteste contro la costruzione di un oleodotto in North Dakota rischia di mettere in ginocchio l'associazione negli …

Le chiamano "cause intimidatorie" o casi "Davide contro Golia": sono le azioni legali che le grandi compagnie intentano per mettere a tacer…

Leggi su Sky TG24 l'articolo Usa, Greenpeace dovrà risarcire 660 mln per i danni a un oleodotto in Nord Dakota

Greenpeace dovrà pagare 667 milioni di dollari a Energy Transfer per le proteste del 2016 e 2017 contro il Dakota Access Pipeline.

Durissima sentenza contro Greenpeace per le proteste del 2016 e 2017 al Dakota access pipeline, l’oleodotto multistato che trasporta circa il 5% della produzione giornaliera di petrolio degli Stati Uniti

Gli attivisti di tutto il mondo denunciano che la libertà di espressione è messa a repentaglio da quando Trump è stato eletto presidente

La compagnia petrolifera Energy Transfer chiede risarcimenti per la battaglia della ong contro un oleodotto vicino a una riserva Sioux portata avanti dieci ann…

Greenpeace ha commissionato all’Osservatorio di Pavia uno studio su come i messaggi sull’ambiente della nuova amministrazione Usa sono stati ricevuti in Italia, che evidenzia come gli scienziati vengano marginalizzati nel dibattito

Giovanni Guzzetta, il giurista incaricato dal ministero: «Il nucleare di oggi non è lo stesso che hanno bocciato gli italiani». Onufrio (Greenpeace): «È solo più piccolo»

I dati del monitoraggio di Greenpeace pubblicati sul rapporto ‘Acqua senza veleni’. Anche a Foggia e nel resto della Puglia sono state rilevate presenze di sostanze Pfas

L'iniziativa vuole riportare l'attenzione sulla proposta di legge, ferma da un anno in Commissione agricoltura: "Onorevoli, non potete più ignorarmi”

Greenpeace ha portato un enorme maiale di cartapesta fuori dalla Camera dei Deputati in segno di protesta per gli allevamenti intensivi: i dettagli

Roma, 5 mar. (Adnkronos) - Un maiale in cartapesta davanti a Montecitorio per protestare contro gli allevamenti intensivi. E' la protesta messa in atto da Greenpeace per portare un messaggio "forte e chiaro al Parlamento: vogliamo che la nostra proposta d

L'installazione di Greenpeace davanti alla Camera dei Deputati è un simbolo, per non ignorare la proposta di legge presentata circa un anno fa

Gli attivisti ritengono che il comparto si sta spostando verso una visione industriale e iper-produttiva che avvantaggerebbe i marchi della grande distribuzione mettendo a rischio la sopravvivenza di migliaia di piccole aziende agricole e che i metodi uti

"Il problema degli allevamenti intensivi è enorme e non è più possibile ignorarlo è un sistema che mette a rischio la salute delle persone"

L'iniziativa firmata Greenpeace è contro gli allevamenti intensivi